Alla scoperta della limonaia di Gargnano, sul Lago di Garda.

"I FRUTTI D'ORO & L'ORO VERDE DEL LAGO DI GARDA"

Una giornata piacevolmente calda ma ventilata ci ha accolti a Gargnano, un angolo di riviera Gardesana che sembra uno spicchio di mediterraneo nel cuore della Lombardia e ad un passo dalle Alpi.

Entriamo nelle terrazze della Limonaia, una monumentale serra bi-stagionale che rispecchia il modello diffusosi dal XVI secolo sul Garda per consentire la coltivazione su larga scala degli agrumi piu’ Settentrionali del mondo.

La serra resta scoperta da Aprile a Novembre, quando con un complesso lavoro manuale viene coperta sia in facciata (con vetrate ed ante mobili) che in copertura con assi di larice per proteggere le piante dalle occasionali gelate invernali.

Questo lavoro, oggi come un tempo, viene eseguito da Fabio Gandossi , che gestisce la LIMONAIA LA MALORA, producendo limoncino e confetture di agrumi home made.

La sua passione traspare nel modo in cui guarda e ci spiega come le piante secolari di limoni Madernini (una varietà selezionata nei secoli proprio sul Garda) crescono rigogliose qui da secoli, fornendo dei piccoli limoni molto aromatici! Questi frutti d’oro un tempo prendevano la via dell’Europa Centrale e della Russia , grazie alla strategica posizione Settentrionale del lago.

Con una facile passeggiata, immersi in un uliveto ormai incolto saliamo verso il borgo di Fornico, con i vicoli di acciottolato, i portoni in legno ed una stupenda vista sull’azzurro del lago.

Giungiamo nell’Uliveto ripristinato e coltivato con passione da Diego, che ci ospita per una pausa pranzo davvero rigenerante e durante la quale possiamo assaggiare e degustare l’olio extravergine dell’ Azienda Agricola Baroldi Diego

Scopriamo  che attorno a noi ci sono almeno 3 diverse varietà di ulivi, selezionate nel tempo, ciascuna con caratteristiche proprie. La Gargnà, ad esempio, si diffuse per la lunga permanenza delle olive sulle piante, che consentivano ai contadini di sbrigare tutte le attività nei campi e posticipare la raccolta delle olive all’inizio dell’inverno.

E’ un’agricoltura ardita, quella Gardesana, che ha reso coltivabili terreni impervi con un lavoro durato secoli. Ed oggi, solo grazie alla tenacia ed alla passione di persone come Diego e Fabio, resiste alle difficoltà regalandoci prodotti di nicchia, da conoscere e saper apprezzare! Alla prossima escursione! 

Una giornata di primavera sui sentieri della Rocca di Manerba

Domenica 24 Marzo ho salutato insieme ad un gruppetto di escursionisti l’equinozio di primavera avvenuto pochi giorni fa, con una full immersion in natura sul Lago di Garda!

Abbiamo percorso i sentieri del Parco naturalistico della Rocca di Manerba che comprende un’area protetta sia di terraferma che lacuale. Esattamente ci troviamo sulla sponda Occidentale del Garda, fra Desenzano e Salò , in provincia di Brescia.   

La particolare conformazione del territorio , che presenta un imponente falesia alta quasi 100 metri  e lunga oltre 3 chilometri che si tuffa nelle acque del lago, ha preservato questo tratto di costa dall’edificazione e consente di apprezzare il microclima lacustre in tutte le sue sfaccettature.

L’escursione ha inizio a circa 200 metri di altitudine dove si trovano i resti della Fortezza Medievale distrutta nel 1574 dalla Repubblica di Venezia in quanto diventata rifugio di briganti. Da quassù la posizione dominante ci permette di ammirare tutto il basso lago, dalla penisola di Sirmione a Toscolano Maderno, con l’isola del Garda e di San Biagio che corona il limpido golfo di Manerba.

La vista d’insieme è l’occasione per tracciare idealmente il percorso che intraprenderemo, scendendo dal ripido sentiero del Fico d’India! Si, perchè qui le tiepide acque del lago favoriscono l’insediarsi di essenze tipiche del clima mediterraneo. Assieme alle roverelle ed agli ontani qui troviamo infatti il leccio, lo scotano ed il terebinto, parente stretto del pistacchio ed al margine dei prati aridi fioriscono piccole ma preziose orchidee.

Raggiunto il promontorio di Punta Sasso ci affacciamo dalla scogliera che si mostra in tutta la sua selvaggia imponenza. Fra le sue balze nidificano i gabbiani e sotto di loro, in una silenziosa e solitaria spiaggetta rocciosa trascorriamo la nostra rigenerante pausa pranzo.

Al rientro, in pomeriggio caldo ed assolato come fossimo già a fine Aprile, camminiamo su strade bianche in un ordinatissimo uliveto, fiancheggiamo lo stagno intermorenico residuo della bonifica dell’800 fino ad inoltrarci nel bosco e raggiungere la meravigliosa spiaggia Pisenze, posta al margine Settentrionale della Rocca. I suoi fondali misti rocciosi e sabbiosi regalano trasparenze e sfumature di colori uniche, che variano di ora in ora assecondando le diverse condizioni di luminosità.

Non ci resta che farci cullare dal fruscio delle onde e dalla luce tenue del tardo pomeriggio prima di rientrare al parcheggio con in tasca, anche questa volta, una impagabile giornata in Natura!

Un angolo di mediterraneo in Lombardia

Rocca di Manerba: un angolo di mediterraneo in Lombardia

Una meta che saprà stupirvi…il Parco naturalistico della Rocca di Manerba del Garda preserva un territorio affascinante e selvaggio a pochi passi dal caos e dalle nebbie Padane.

Cos’e’ la Rocca di Manerba innanzitutto?Si tratta di una formazione rocciosa costituita da depositi morenici modellati dall’azione del ghiacciaio che ha dato vita al lago di Garda.Al suo ritiro ci ha lasciato in eredità un risultato sorprendente : spiagge dalle acque cristalline,boschi fitti,scogliere dalle pareti verticali che si tuffano nel piu’ esteso dei laghi Italiani.

L’azione combinata delle montagne e delle profonde acque del lago influenza il clima,favorendo un complesso sistema di venti e brezze che allontanano le nebbie invernali e rinfrescano la calura estiva.Sulle morbide colline che coronano il promontorio della Rocca si coltivano viti ed ulivi e nella boscaglia crescono lecci,cipressi e ginestre,proprio come in un isola del mediterraneo.

La nostra escursione si sviluppa nel comune di MANERBA del GARDA,provincia di Brescia,raggiungibile in circa un ora e mezza da Milano.Raggiungiamo la località PISENZE,dove si trova l’omonimo ristorante.Qui c’è possibilità di parcheggio,a pagamento nella bella stagione.Con una stradina sterrata scendiamo a piedi a salutare il lago…dopo poche decine di metri siamo sull’arenile della spiaggia PISENZE,che fa parte della riserva naturale.

E’ certamente una delle piu’ belle spiagge del Garda,con colori mutevoli e delimitata a Sud dalle pendici boscose di Punta Sasso.

La Rocca di Manerba vista dalla spiaggia Pisenze
La spiaggia Pisenze,dominata dalla Rocca e da Punta Sasso
Da Punta Sasso lo sguardo spazia a 360 gradi
Da Punta Sasso lo sguardo spazia a 360 gradi

Percorriamo la spiaggia,molto frequentata in estate,fino al pontile in legno e sulla destra troviamo una scaletta che con due rampe ci porta nel bosco…continuiamo a salire verso sinistra,seguendo i segnavia bianco-rossi e in meno di dieci minuti siamo al cartello che ci indica,sempre a sinistra,il balcone naturale di Punta Sasso,155 metri di altitudine che sembrano molti di piu’ guardando il lago sotto di noi.

Con la dovuta prudenza proseguiamo verso Sud,il lago si apre al nostro sguardo nella sua maggiore estensione e lo costeggiamo rimanendo quasi sempre a pochi passi dal dirupo delle scogliere,dove a primavera nidificano i gabbiani.Il paesaggio è mediterraneo,baciato dal sole e dal vento,con scorci impagabili!E’ possibile scendere ai piedi delle scogliere,con una deviazione che attraversa una vecchia porta in ferro oggi divelta.Sotto le scogliere massi affioranti creano piscine naturali dall’incantevole limpidezza e spesso il moto ondoso ci fa pensare ad un mare piu’ che ad un lago.Risalendo proseguiamo sempre verso Sud ed arriviamo a PORTO DUSANO,frazione di Manerba con porticciolo turistico,bar,spiaggette ed imbarcadero.Possiamo scegliere se ritornare per la stessa via oppure salire alle spalle di DUSANO seguendo per un primo tratto la strada asfaltata e poi una sterrata di campagna in mezzo agli uliveti ed al bosco che si ricongiunge al sentiero percorso in precedenza che ci riporta a PISENZE.

 

Le acque del lago giocano con la luce del sole,regalandoci in ogni stagione differenti trasparenze
Le acque del lago giocano con la luce del sole,regalandoci in ogni stagione differenti trasparenze

 

Le scogliere viste dal basso mostrano tutta la loro imponenza
Le scogliere viste dal basso mostrano tutta la loro imponenza
Dal sentiero il panorama verso il lago è impagabile
Dal sentiero il panorama verso il lago è impagabile
Curioso "pescatore" ci fa visita dove le scogliere incontrano il lago
Curioso “pescatore” ci fa visita dove le scogliere incontrano il lago

 

PUNTA SASSO E ROCCA DI MANERBA IN PILLOLE

Quando andarci? Tutto l’anno,in estate se si vuole unire la passeggiata ad un bagno rigenerante.

Difficoltà? Il percorso proposto è di circa 6-7 chilometri complessivi,con dislivelli contenuti in 100-150 metri.Prestare la dovuta attenzione ai dirupi delle scogliere,soprattutto per chi soffre di vertigini.

Particolarità? Il luogo è magico…al mattino la spiaggia PISENZE presenta spesso un moto ondoso sostenuto per i venti che spirano dal lago.Nel pomeriggio invece le acque si calmano e l’effetto è quello di una vera e propria piscina naturale dai colori stupendi.Consiglio anche di salire in vetta alla Rocca,dove è stata posta una croce e sono visibili i resti di antiche fortificazioni. 

Parco Archeologico Naturalistico Rocca di Manerba

GALLERY

Il periplo di Montisola

Montisola

Montisola è la piu’ grande isola dei laghi Italiani…ed il suo nome è quanto mai calzante,trattandosi di una montagna alta 600 metri che emerge dalle acque del Sebino,piu’ noto come lago d’ISEO.

Siamo in provincia di Brescia e l’escursione consigliata parte da SULZANO,sulla sponda orientale del lago.Dall’imbarcadero in poco piu’ di cinque minuti di navigazione si approda a PESCHIERA MARAGLIO,caratterisco borgo noto per l’antica tradizione delle reti da pesca e dei cantieri nautici.

Giunti qui abbiamo due valide alternative: incamminarci a piedi oppure noleggiare le biciclette per compiere il medesimo itinerario su due ruote.

Una comoda strada infatti compie interamente il giro dell’isola,attraversando i principali borghi lacustri.

Dopo una manciata di minuti ci si avvicina alle case colorate di Peschiera Maraglio
Dopo una manciata di minuti ci si avvicina alle case colorate di Peschiera Maraglio
Dal battello lo sguardo spazia verso il basso Sebino
Dal battello lo sguardo spazia verso il basso Sebino

Giungendo a Montisola in mattinata il consiglio è quello di compiere il giro in senso antiorario,per godere al meglio della luce del sole.Procediamo quindi verso Nord seguendo le indicazioni per CARZANO.

Ora rilassiamoci contemplando le acque del lago e facciamoci trasportare dalle atmosfere e dai profumi che si respirano nei borghi che via via attraversiamo.Assolutamente consigliata,una volta giunti a SIVIANO ,una deviazione verso il grazioso porticciolo.Sul tetto dell’Isola,ben visibile,sorge il Santuario della Ceriola che in primavera/estate è raggiungibile con un servizio navetta.Ovviamente chi è allenato puo’ decidere di raggiungerlo a piedi,nelle giornate limpide da lassu’ la vista è impagabile e fa dimenticare in fretta la fatica!

Nel corso della gradevole passeggiata lungo la costa,decisamente piu’ tranquilla,si scorgeranno nelle acque del lago due piccoli isolotti,quello di Loreto a Nord e di San Paolo a Sud.Se la stagione lo consente possiamo mangiare al sacco in contemplazione del lago fra gli ulivi,oppure accomodarci in uno dei numerosi ristoranti che non mancano lungo il tragitto.

Al termine del giro riprendiamo il battello a PESCHIERA MARAGLIO,separata dalla terraferma da un braccio di lago di poco piu’ di 800 metri.

 

Montisola: Siviano Borgo
Siviano Borgo,adagiato fra gli ulivi

 

Rocca degli Oldofredi
Rocca degli Oldofredi

Isolotto di San Paolo

Isolotto di San Paolo

 

MONTISOLA IN PILLOLE

Quando andarci?  Tutto l’anno,anche se la primavera o le terse giornate autunnali offrono le tavolozze di colori piu’ incantevoli.

Difficoltà?  Il giro completo dell’isola è percorribile da tutti in circa 3-4 ore,per un totale di poco meno di 10 chilometri di lunghezza. In bicicletta i tempi si riducono ad un ora abbondante,escludendo chiaramente le soste.

Particolarità? Montisola è bandita alle auto,ad eccezione dei mezzi di servizio e soccorso.Consiglio di inoltrarsi mossi dalla curiosità nei vicoli di CARZANO,SIVIANO,SENSOLE e PESCHIERA MARAGLIO alla ricerca di angoli suggestivi.    

 

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