Monte Ragola

APPENNINO DA SCOPRIRE : ALLA CONQUISTA DEL MONTE RAGOLA

E’ una frizzante mattina di fine Aprile e finalmente , dopo alcuni giorni perturbati , il cielo torna azzurro. Nuovi Orizzonti con un bel gruppo di escursionisti e tre amici a quattro zampe affronta la prima escursione del ciclo “Appennino da scoprire”. L’appuntamento e’ a Ferriere , in Val Nure , dove oltre ad un “rinforzo” della colazione si fa incetta di coppa piacentina e pane fresco ! Dopo un ultimo tratto in auto raggiungiamo il Passo dello Zovallo , a cavallo delle province di Parma e Piacenza.

Scarponcini ai piedi e zaino in spalla si parte immergendoci subito in una bella faggeta ! Il Monte Ragola ci mostra ben presto il suo fianco occidentale , scosceso , pietroso e punteggiato di mughi…una rarita’ botanica in Appennino che ha qui e sul vicino Monte Nero il suo unico areale di diffusione spontanea.

Ci troviamo dunque ad affrontare il crinale del Ragola , seguendo il sentiero che procede irto a zig-zag sul pendio…il sole è limpido e soffia una decisa brezza da Nord. I mughi lasciano presto spazio ad un susseguirsi di roccette e gradoni che ci fanno rapidamente prendere quota.

Attorno a noi lo sguardo spazia dalla Val Nure alla Val di Ceno e sin verso la provincia di Genova  , con i massicci del Penna e dell’Aiona.

In breve raggiungiamo l’anticima e quindi la croce di Vetta del Ragola! Siamo a 1712 metri di altitudine ma l’assenza di cime piu’ elevate e la limpidezza del cielo ci fanno sentire sul tetto della Val Nure! Riusciamo anche a scorgere il baluardo innevato della catena alpina! Dalla cima verso est e sud est l’aspra montagna cambia volto e si presenta con ampie praterie d’altitudine con estesi mugheti e ginepri…Degrada dolcemente con una successione di pianori , testimoni dell’azione erosiva dell’antico ghiacciaio , fino a Prato Grande dove pranziamo su comodi tavoloni in legno tra faggi e ruscelletti . 

La via del ritorno sara’ meno impegnativa , a parte il superamento di una colata detritica sul versante Nord , che interrompe la continuità della faggeta . Ampie radure tappezzate dalle eriche in fiore ci regalano atmosfere da regno degli Elfi…il silenzio è rotto dal fruscio del vento che muove le fronde del bosco , che qui attende ancora di aprire le sue gemme. Per questo la luce nella faggeta è particolare ed il sottobosco insolitamente luminoso.

Dal basso scorgiamo il profilo del massiccio del Ragola che abbiamo percorso in mattinata…Le gambe accusano un po’ i chilometri percorsi , ma la soddisfazione è tanta…Il maestoso Monte Ragola ci ha regalato una stupenda giornata in natura.

Grazie a tutto il gruppo ed al piu’ piccolo partecipante , di soli 7 anni , che ha dimostrato la stoffa del vero “camminatore” !

Alla prossima tappa alla scoperta dell’Apppennino Piacentino !

 

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