Segnaletica Escursionistica: impariamo a conoscerla.

Segnaletica Escursionistica: impariamo a conoscerla.

Quando ci si prepara ad affrontare un’escursione o una passeggiata in natura e ci si allonta dai centri abitati è bene essere informati sul tipo di percorso che andremo ad affrontare.

Per fortuna spesso ci vengono in aiuto i cartelli segnaletici posizionati lungo il percorso, che ci indicano:

  • la localita’ in cui ci troviamo
  • quelle raggiungibili
  • il numero del segnavia
  • spesso anche il tempo di percorrenza stimato

Sono tutti elementi importanti da considerare, dal tempo a disposizione prima del tramonto, fino al dislivello da superare per pianificare al meglio la passeggiata, senza farsi cogliere impreparati dal buio o dall’eccessiva stanchezza.

I fattori che vanno ad incidere sulla difficoltà di un percorso escursionistico infatti sono molteplici e vanno altresì adattati alla preparazione di ciascuno, quindi mai generalizzare ed essere superficiali.

 

Per aiutarci in questa valutazione esiste una scala convenzionale di difficoltà che classifica e raggruppa i percorsi di tipo escursionistico in 4 categorie aventi ciascuna determinate caratteristiche.

T (TURISTICO)

Sono itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri ben segnalati. Generalmente non sono molto lunghi, non presentano problemi di orientamento e richiedono un minimo allenamento alla camminata.

E (ESCURSIONISTICI)

Sono percorsi che si snodano su sentieri od evidenti tracce su terreni diversi (pascoli, detriti, pietraie). Sono segnalati con vernice su pietre ed alberi e richiedono buone calzature da trekking ed una sufficiente capacità di orientamento. Possono svolgersi anche in ambiente innevato ma con lievi inclinazioni del percorso.

EE (ESCURSIONISTI ESPERTI)

Questi sono sempre itinerari segnalati ma possono snodarsi su pendii scivolosi, pietraie od anche singoli passaggi rocciosi nei quali aiutarsi con le mani, pur non necessitando di particolari attrezzature o dispositivi di autoassicurazione (corde e moschettoni). Questi sentieri richiedono una discreta conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini. Anche la preparazione fisica deve essere buona, in grado di superare una giornata di cammino piuttosto impegnativo.

EEA (ESCURSIONISTI ESPERTI CON ATTREZZATURA)

Gli itinerari classificati come EEA si svolgono in ambienti perlopiù rocciosi, con passaggi anche esposti ed attrezzati (vie ferrate) da affrontare con dispositivi di autoassicurazione, quali corde, moschettoni, caschetti.

A margine di questa classificazione è bene precisare che ci sono fattori esterni (che vanno oltre le caratteristiche del tracciato) da tenere sempre ben presenti prima di intraprendere un’escursione.

Se un percorso è definito escursionistico ma è piuttosto lungo, dovremo tenere conto del nostro allenamento e della nostra resistenza, magari scegliendo di ritornare indietro senza percorrerlo integralmente.

Sono anche importantissime da valutare le condizioni ambientali: un sentiero percorso con nebbia, neve, ghiaccio o forte vento puo’ essere molto più impegnativo rispetto al medesimo sentiero in una tranquilla giornata di sole.

Se non siamo avvezzi all’ambiente montano e non conosciamo i luoghi nei quali vorremmo avventurarci possiamo valutare l’opportunità di farci accompagnare da una guida escursionistica o nel caso di sentieri attrezzati, da una guida alpina.



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